31 dicembre 2014

I 10 MIGLIORI ALBUM DEL 2014 - TŒP TEN


10 KASSEM MOSSE - WORKSHOP 19


Quando techno, house si mischiano e ne viene fuori quello che probabilmente è una delle migliori "club-experience" dell'anno. Le canzoni sono tutte senza titolo, quello che il producer tedesco vuol far passare è semplicemente la sua musica. Ci riesce, eccome se ci riesce.



9 FRANK & TONY - YOU GO GIRL


Dall'unione di due veterani della scena house newyorchese viene fuori uno degli album più interessanti e ben riusciti di questo 2014. Francis Harris e Anthony Collins ci guidano nella loro suggestiva deep house per un ascolto adatto sia alla pista da ballo che al salotto di casa vostra. 




8 THOM YORKE - TOMORROW'S MODERN BOXES


Ogni cosa che questo uomo fa risulta tremendamente interessante. Tomorrow's modern boxes non è un lavoro che colpisce immediatamente e non può essere ascoltato distrattamente. Sale ad ogni ascolto e vi farà perdere nei suoi intrecci di piano e nelle sue drum machine criptografiche.



7 LEON VYNEHALL - MUSIC FOR UNINVITED


Nella scena house inglese questo ragazzo con il suo maxi ep Music for uninvited ha portato una boccata di aria freschissima. Allontanandosi dal main stream in cui questo genere si stava ingolfando Leon Vynehall dimostra a tutti che con la giusta dose di coraggio si può continuare a produrre qualità. E che qualità. Album house dell'anno.



6 SBTRKT - WONDER WHERE WE LAND


Torna il producer mascherato inglese e lo fa in grande stile. Collaborazioni importanti (Ezra Koenig, Sampha, Jessie Ware ecc) e pezzi studiati in ogni singolo particolare rendono il lavoro di SBTRKT ancora una volta singolare nella miriade di generi esplorati dalle 15 tracce dell'album. Stimolante anche dopo parecchi ascolti.




5 MAX GRAEF - RIVERS OF THE RED PLANET


Quando qualcuno riesce a inserire nella sua musica techno, house, hip hop e chi più ne ha più ne metta l'unico comportamento che possiamo adottare è quello di una rispettosa adorazione. Max Graef nel suo Rivers of the red planet è riuscito a fare tutto questo. Chapeau!



4 CHET FAKER - BUILT ON GLASS


"Chet Faker è quel hipster che ha riportato di moda la barba lunga". Fortunatamente dietro alla barba del ragazzo australiano si nasconde una voce che incanta al primo ascolto e un album dove vengano mischiate sapientemente r&b, soul ed elettronica. Non stona neanche un singolo pezzo per un disco destinato a diventare un piccolo classico del genere.



3 CARIBOU - OUR LOVE


Il livello di abilità compositiva di Dan Snaith non lo scopriamo di certo quest'anno. Quello che stupisce di questo Our Love è l'apparente semplicità con cui ci vengano mostrati ed eseguiti passaggi in realtà di una difficoltà molto più complessa. Ah e poi le canzoni! Sognanti, eclettiche in una parola: riuscite. Non ci resta che ringraziare il musicista canadese per l'ennesimo lavoro di pregevole fattura.



2 RECONDITE - IFFY


Al secondo disco in due anni il producer berlinese dimostra ancora una volta (se mai ce ne fosse stato bisogno), che la techno è roba dei tedeschi. Iffy ti si appiccica in testa e inizia a trivellare con i suoi bassi altisonanti e i suoi kick potentissimi. In più a questo giro Recondite trova anche il singolo perfetto (Levo). Quello che resta di questo album? Il vostro piede che non smetterà di muoversi neanche per un secondo durante l'intera durata del disco. 



1 FLYING LOTUS - YOU'RE DEAD


Quando sei pronipote di Alice Coltrane è molto probabile che tu la musica ce l'abbia nel sangue: Steven Ellison (aka Flying Lotus) la musica ce l'ha nel sangue e quest'anno ha dato alla luce l'ennesimo scintillante lavoro della sua ormai ultra decennale carriera musicale. You're Dead è un viaggio unico (dalla prima all' ultima canzone) che affronta la morte e lo fa a colpi di jazz, hip hop, elettronica, downtempo, r&b. Potremmo sembrare ripetitivi ma l'unica parola che ci viene mente ascoltando questo disco è questa: CAPOLAVORO.



01 dicembre 2014

Continuum: Jamie XX, Four Tet, Koreless, John Talabot

"While the silent video plays, what i want everyone to do is go into their own space in their own head, and imagine the piece of music they would put with it".

Sofia Mattioli ha realizzato un breve progetto visivo intitolandolo "Continuum". Caratteristica di questo lavoro è la totale assenza del sonoro per i due minuti e ventinove secondi della durata del video e il metodo con cui è stato girato (con un Iphone).

Successivamente ha chiesto a Jamie XXFour TetKoreless e John Talabot di comporre un pezzo ciascuno di due minuti da usare come colonna sonora per il corto.

Il risultato è eccellente e lo potete ascoltare e scaricare gratuitamente qua sotto , mentre il video lo trovate qua.