28 novembre 2015

Bibio - Petals

Le nuvole che sorreggono i nostri desideri, i nostri pensieri e li elevano al loro livello, sono fatte del materiale dei nostri sogni. Soffici, delicate, accoglienti. Ho sempre trovato la musica di Steven Wilkinson aka Bibio come un qualcosa di non materiale, costruita su queste dolci fantasiose colline. Il singolo che preannuncia il nuovo lavoro del producer inglese, Petals , non si discosta da questo immaginario. Bibio abbraccia una chitarra e riempie le note che mano a mano avanzano con la semplicità di un synth circolare, di un basso mai troppo invadente e con la sua voce piena di eco. Un segnale di pace, vibrazioni di amore. Mai come oggi ne abbiamo bisogno.

16 novembre 2015

La Ritournelle360 presents: Dustin Zahn ‎– New Day Rising Remixes [ENEMY029]




L'aria comincia a farsi fresca. Le foglie sono quasi cadute tutte dagli alberi.
Le sonorità della musica che ascolto si fanno sempre più tenebrose e cupe, di pari passo con l'imminente arrivo del Generale Inverno.


Era da tanto che non scrivevo: torno a farlo per presentarvi un disco che ho in pre-order, uscito il 2 novembre, contenente le reinterpretazioni di due delle 3 tracce che compongono l'EP "New Day Rising" di Dustin Zahn, prodotto nel gennaio del 2014 sulla sua etichetta Enemy Records.




A. Dustin Zahn - Lost in rapture (Mr. Tophat and Art Alphie Remix)

Mr. Tophat e Art Alphie, sono due dj/producer svedesi, fondatori tra le altre cose della Karlovak Recordings.
Ascoltando il loro remix, sono rimasto sorpreso: questo perchè di solito producono house/deep house, certamente di qualità, raffinata, ma assolutamente non potente. I due hanno reso "Lost in rapture" molto ma molto più spinta rispetto alla versione originale.
La traccia parte in sordina, immergendo l'ascoltatore in un clima lugubre. Il sample dell'original mix è nascosto in delay tra le pieghe di urla e ululati, ruggiti, bambini che parlano e le drums che fanno progredire il ritmo.
Al minuto 4.14 circa la melodia comincia a farsi più vivace: l'effetto dura per pochi istanti, prima di una pausa repentina dopo la quale la traccia scoppia definitivamente a 4.35, in tutta la sua potenza fragorosa.







B1. Dustin Zahn - New Day Rising (Vril's New World Rising Mix)

Vril è un autentico fenomeno: pilastro portante delle labels più importanti e prestigiose di questi ultimi anni, quali Giegling, Delsin, Semantica, ha uno stile unico: se non ci fosse stato scritto "Vril's New World Rising Mix", avrei capito lo stesso che si trattava di lui, visto il marchio di fabbrica ormai inconfondibile.
Il groove è immediato e dura incalzante per 3 minuti. Poi una pausa, quasi epica, fatta da bassi e synths avvolgenti, e le percussioni che ripartono subito dopo caratterizzate da un vorticoso alternarsi di rides/non rides che farebbero muovere anche un anziano al bar sport.
E' la reinterpretazione che mi è piaciuta di più.




B2. Dustin Zahn - Lost in Rapture (Steve Bicknell Remix)

Steve Bicknell è una leggenda della scena club UK, fin dagli anni '80, ai tempi in cui era resident agli Energy raves, influenti per l'intera generazione di artisti elettronici di oltremanica.

Il suo remix di Lost in Rapture chiude il disco. E' quello di durata più breve, ma anche il più veloce: sembra adatto a un rave, come nella tradizione che Bicknell incarna e rappresenta.
Un delirio completo, composto da un unico sample implacabile e ipnotico.







11 novembre 2015

Billowing - Corner Dregs

Il soliloquio è comunemente usato come riflessione del personaggio di un poema drammatico che, restando da solo, affronta i suoi pensieri e la sua immaginazione e li scandaglia alla ricerca di un appiglio da cui trarre la forza per continuare il suo cammino. Anche se noi viviamo al di fuori di qualsiasi poema di Shakespeariana memoria, le situazioni che spesso ci troviamo ad affrontare nella nostra vita possono essere comparate alla drammaticità di una tragedia. Ciò determina un allargamento della portata circostanziale a cui un soliloquio può riferirsi, che coinvolge sempre di più le persone reali più che quelle della fantasia di qualche artista. Molto spesso le persone sensibili associano i loro più profondi ragionamenti a una determinata situazione e cosa di più della musica giusta può aiutare gli esseri umani a esplorare i loro più reconditi pensieri. Esistono quelle canzoni che ti entrano dentro per la loro profondità, per il riflettere loro stesse e colpire l'immaginazione interna di un uomo. Il progetto dei Billowing e la loro canzone Corner Dregs che anticipa l'album Dead In a Ditch porta esattamente a questo punto il nostro corpo e la nostra anima. Il nostro cervello e il nostro cuore.
Normalmente i Billowing sono un progetto composto da due autori (Scott DeRoche alla chitarra e Fred Thomas alle parti elettroniche) ma questo lavoro si basa su una lunga sessione a cui hanno partecipato alla batteria uno dei guru della sperimentazione downtempo ed elettronica odierna, Shigeto, il sassofonista Daniel Bennett e il bassista Tim Flood.
La traccia ci riporta alla mente il celebre aforisma attribuito ad Eraclito del "Panta Rei", tutto scorre. Un fluido che sembra non fermarsi non percorrendo mai il solito sentiero con la batteria soffice e delicata di Shigeto che si amalgama perfettamente alle improvvisazioni di Thomas, Bennett e DeRoche. Una chicca da gustare in attesa dell'intero Lp in uscita su Life Like Tapes.

05 novembre 2015

Max Graef & Glenn Astro - Magic Johnson

Max Graef e Glenn Astro sono sempre stati due compagnoni di merende, trovandosi d'accordo su molti punti dei loro stili comuni. La loro ricerca sonora si basa infatti su profondi radici jazz che i due mischiano sapientemente con house, breakbeat, techno ed elettronica. La coppia va talmente di pari passo che ha fondato un anno fa una propria casa discografica, la Money $ex Records, che vanta già 4 produzioni in questo anno e che sembra incanalata verso rosei lidi futuri. I due continuano a scrivere e produrre musica di eccelsa qualità, ne è dimostrazione la canzone che li vede approdare sulle terre dorate della Ninja Tune, vacca sacra della musica elettronica contemporanea. Magic Johnson fa parte del ep omonimo in uscita per la label britannica il prossimo 4 dicembre e vede i due musicisti cimentarsi in un sum sonoro del suono che li ha resi celebri. Un elegante piano accompagna le evoluzioni acrobatiche dei battiti di batteria e basso, i quali vanno a braccetto guidati da delizia e sagacia, intramezzati a colpi di scratch vinilese. In attesa del lavoro completo potete apprezzare la traccia di anticipazione qua sotto.