16 novembre 2015

La Ritournelle360 presents: Dustin Zahn ‎– New Day Rising Remixes [ENEMY029]




L'aria comincia a farsi fresca. Le foglie sono quasi cadute tutte dagli alberi.
Le sonorità della musica che ascolto si fanno sempre più tenebrose e cupe, di pari passo con l'imminente arrivo del Generale Inverno.


Era da tanto che non scrivevo: torno a farlo per presentarvi un disco che ho in pre-order, uscito il 2 novembre, contenente le reinterpretazioni di due delle 3 tracce che compongono l'EP "New Day Rising" di Dustin Zahn, prodotto nel gennaio del 2014 sulla sua etichetta Enemy Records.




A. Dustin Zahn - Lost in rapture (Mr. Tophat and Art Alphie Remix)

Mr. Tophat e Art Alphie, sono due dj/producer svedesi, fondatori tra le altre cose della Karlovak Recordings.
Ascoltando il loro remix, sono rimasto sorpreso: questo perchè di solito producono house/deep house, certamente di qualità, raffinata, ma assolutamente non potente. I due hanno reso "Lost in rapture" molto ma molto più spinta rispetto alla versione originale.
La traccia parte in sordina, immergendo l'ascoltatore in un clima lugubre. Il sample dell'original mix è nascosto in delay tra le pieghe di urla e ululati, ruggiti, bambini che parlano e le drums che fanno progredire il ritmo.
Al minuto 4.14 circa la melodia comincia a farsi più vivace: l'effetto dura per pochi istanti, prima di una pausa repentina dopo la quale la traccia scoppia definitivamente a 4.35, in tutta la sua potenza fragorosa.







B1. Dustin Zahn - New Day Rising (Vril's New World Rising Mix)

Vril è un autentico fenomeno: pilastro portante delle labels più importanti e prestigiose di questi ultimi anni, quali Giegling, Delsin, Semantica, ha uno stile unico: se non ci fosse stato scritto "Vril's New World Rising Mix", avrei capito lo stesso che si trattava di lui, visto il marchio di fabbrica ormai inconfondibile.
Il groove è immediato e dura incalzante per 3 minuti. Poi una pausa, quasi epica, fatta da bassi e synths avvolgenti, e le percussioni che ripartono subito dopo caratterizzate da un vorticoso alternarsi di rides/non rides che farebbero muovere anche un anziano al bar sport.
E' la reinterpretazione che mi è piaciuta di più.




B2. Dustin Zahn - Lost in Rapture (Steve Bicknell Remix)

Steve Bicknell è una leggenda della scena club UK, fin dagli anni '80, ai tempi in cui era resident agli Energy raves, influenti per l'intera generazione di artisti elettronici di oltremanica.

Il suo remix di Lost in Rapture chiude il disco. E' quello di durata più breve, ma anche il più veloce: sembra adatto a un rave, come nella tradizione che Bicknell incarna e rappresenta.
Un delirio completo, composto da un unico sample implacabile e ipnotico.







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